Ishmael Butler e Tendai "Baba" Maraire degli Shabazz Palaces sono sempre stati orgogliosi iconoclasti, che hanno costantemente aperto terreno in spazi un tempo ritenuti incompatibili con l'hip-hop. Erano tra i pochi atti rap firmati per Sub Pop; erano praticamente gli unici artisti rap ad esibirsi al festival d'avanguardia Big Ears a Knoxville. Questo spirito avventuroso continua lungo la linea della famiglia Butler con il figlio di Ismaele, Jazz, alias Lil Tracy. Sembra che il lavoro di Jazz abbia avuto un profondo effetto sul progetto di suo padre; in recenti interviste, Butler cita suo figlio come un'influenza.
Come uno dei membri originali dei GothBoiClique, Tracy è una figura importante nello sviluppo dell'"emo rap" e ciò che è affascinante del nuovo album di Shabazz The Don of Diamond Dreams è il grado in cui Ish sembra imparare dalla nuova generazione . Come il ritaglio polarizzante dei compagni di etichetta, il marchio di hip-hop "alternativo" di Shabazz non è tanto contrario al mainstream quanto ne riflette, assorbendo le tangenti di influenza da trap, R&B auto-sintonizzato, tritato e avvitato e altre varianti . I loro testi sono spesso modellati anche dall'egemonia hip-hop, suonando sui tropi del Rap Caviar e schernendo la Top 40 con una ironica spavalderia, il tipo che ti fa sapere che Butler è sempre lo stesso MC che ci ha detto che era bello così tanti anni fa.
In The Don of Diamond Dreams, il gruppo assorbe e deforma una tavolozza sonora diversa dal solito: ascolta gli assoli di chitarra loopy di "Wet" o i riff ondeggianti di "Bad Bitch Walking" e "Fast Learner". Quello spettro di influenza è un nuovo filone nel loro suono complesso, ma ciò che lo circonda è molto Shabazz classico: cristalli di synth scintillanti su brani come "Ad Ventures", la cassa distintiva di Maraire in tutto, e un'ode lirica al Divine Feminine (non il loro primo) su "Ringraziare le ragazze".
Il progetto Shabazz è iniziato un decennio fa con Butler e Maraire alla ricerca di un posto nel cosmo accanto alle loro ispirazioni afrofuturiste; la loro discografia è stata un processo di ascensione, elevazione ed espansione spirituale, da allievi principianti a profeti musicali. Da anni ormai, i Palazzi Shabazz trasudano una sorta di saggezza creativa, del tipo che può venire solo dall'età e dagli anni di esperienza vissuta, ma The Don of Diamond Dreams dimostra un segno di saggezza ancora più profonda: vivere un'intera vita per conto proprio, e rendendosi conto che c'è ancora valore nell'imparare e nell'ascoltare dai giovani.