I Sin Ropas arrivano da Marshall, North Carolina, e sono Tim Hurley (Red Red Meat) e Danni Iosello (Califone, Errs), compagni sul palco come nella vita. Attivi sul campo da più di dieci anni ma ancora oggi poco celebrati, giungono ora al loro quinto sigillo. Sono passati sei anni dal precedente lavoro, eppure i due sembrano avere ancora idee ed energie da vendere. "Mirror Bride" mette in scena una manciata di canzoni che fin da subito si attaccano alla pelle. Siamo dalle parti dei Low, ma con chitarre più acide e sporche. Dall' inizio struggente di Save Me a Place, passando per il folk rock in distorsione di Crows; dalla malinconia sghemba di Brush for This alla psichedelia tribale di Silver Brow; dagli echi canterburyani di Summer Bag alle melodie vaporose di Broken Beaches. Ci sono poi il blues arcaico di Mirror Bride e la dolente Tourniquet. Il tutto forte di una produzione curata nei minimi dettagli e di un' eleganza nella costruzione delle melodie che fanno di questo nuovo album l' ennesimo gioiello. C'è anche lo sguardo attento di Brian Deck già a fianco di Red Red Meat e Modest Mouse. Il risultato è un disco in grado di picchi di bellezza che esplodono ad un ascolto attento. Una intensa selezione sognante composta da brani delicati, dolenti, immersi tra atmosfere folk rock con divagazioni slow core e sussulti psichedelici qui e lì. L' unico difetto può essere riscontrato nella durata: poco più di mezz'ora, ma tutti di un livello davvero alto. Il disco verrà pubblicato insieme a un libro di racconti scritti dalla stessa Danni Iosello (edito dalla Errs Press). Da restarne estasiati fin da subito. Tra qualche giorno li troveremo anche in giro per l' italia.
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