Sixth Minor Wire Frame E' a quasi sei anni dalla loro nascita che i Sixth Minor (duo elettronico composto da Andrea Gallo e Renato Longobardi) decidono di pubblicare il loro primo disco. Il lavoro, Wire Frame, in uscita per Megaphone Records, si compone di otto accattivanti brani a metà fra post rock, elettronica e industrial. Ad aprire l'album è Eser che, con il suo sound giocato su chitarre e ritmica, si trasforma da pacato e sottile a rapido e nervoso, introducendo le atmosfere più cupe, tetre e pesanti di Blackwood (dubstep raffinata che non rischia mai di diventare brostep dozzinale). Frozen, in terza posizione, avvolge con il suo animo algido e asettico, definendo paesaggi sonori carichi di fascino e malinconia, mentre Etif, contrapponendo tensione ed aggressività a morbidezza e pacificazione, costruisce sia impreviste tempeste sonore in grado di spazzare via tutto che inaspettate bolle di distensione totale. Last Day On Earth, brevissima e quasi impercettibile, lascia spazio alla follia disgregata di Hexagone e ai freddi e misurati crescendo di Greyhues (come perdersi in un deserto di ghiaccio sconvolto da venti artici). Outro, infine, più calda e confortevole, chiude il disco su umori più rilassati e delicati. Gli otto brani proposti dai due musicisti, caratterizzati da un post rock ampiamente sporcato dall'elettronica (dubstep, industrial, glitch), convincono in ogni loro parte. Potremmo dire che assomigliano a un incrocio riuscito fra 65daysofstatic e Aucan, ma la realtà è che, semplicemente, ci troviamo di fronte a un disco in grado di affascinare e coinvolgere, senza mai stancare o deludere. - See more at: http://www.iyezine.com/recensioni/2452-sixth-minor-wire-frame.htm#sthash.ewuagDh5.dpuf http://www.sixthminor.com/ http://www.facebook.com/sixthminor