In principio 'Embrace' ad ammaliare, poi 'Fever' ed ora in arrivo lo step della maturità, l'immenso 'Spine Hits' – ancora sotto l'egida di ATP records (la stessa che organizza il glorioso ATP Festival e che pubblica i dischi di eroi moderni come the Drones, Fuck Buttons e Spiritualized) – per spargere a piene mani la loro miscela deragliante di soul music in salsa garage, condita di rock alternative e psichedelia. Tra riff di hard-psichedelia, insolite nomenclature blues e melodie eteree, si consuma un nuovo party all'insegna della mescalina, dove i sensi ballano ed i corpi si attorcigliano in una pulsante danza alla fine del mondo. Immaginazione in pillole, viaggi sintetici sul morbido mare percussivo, effetti strobo per quelle chitarre che si insinuano sottopelle, come la buona medicina. Ancora più focalizzata la scrittura dei nuovi brani, lisergiche vedute d'annata molto prossime al manifesto ideale dell'eremita moderno. Gli Sleepy Sun sono una hard-working band che si è sciroppata le aperture – in alcuni casi surclassando l'attrazione principale - per Arctic Monkey, Autolux e Mudhoney; che ha scritto una propria versione del classico west coast di Graham Nash 'Chicago' per una compilation/tributo che ne celebra il mito, e che ha partecipato in veste di guest all'ultimo disco degli U.N.K.L.E.. Gli Sleepy Sun arrivano sulla scia e sul successo di band quali Black Angels, The Drones, Okkervil River, Black Keys e Black Mountain, ma con un sound acido ed heavy che si muove tra la pscichedelia incontrollata dei Grateful Dead e la potenza noise dei My Bloody Valentine. Bret Constantino e soci si incontrano da giovanissimi – età media compresa tra i 22 ed i 23 anni – nella natia Santa Cruz, accomunati da interessi quali l'ecologia, l'italianissima pizza e la musica di Neil Young. "Con la foresta e l'oceano alle nostre spalle, siamo stati attratti l'uni agli altri, come musicisti, amici ed amanti". Citando tra le loro principali influenze Black Sabbath, Creedence Clearwater Revival, Can ed i dischi della label inglese Creation, hanno forgiato un suono caldo, costruito attorno ad intense jam, ma spesso anche sensibile a momenti più genuinamente acustici. Il trasferimento a San Francisco è quasi una necessità oggettiva, in quanto il gruppo voleva entrare in un giro più vasto, assaporando anche il clima di una metropoli a misura d'uomo. www.sleepysun.net www.myspace.com/sleepysun