Pesante, psichedelico, fantascientifico, il suono progressivo degli SLIFT è un viaggio colorato e leggendario ai confini del kraut e dello stoner rock. Dai numerosi spettacoli eseguiti in tutta Europa – che li hanno portati a condividere il palco con Jon Spencer, DeWolff o Mars Red Sky - alla sessione KEXP (dicembre 2019 durante Les Trans Musicales), il trio francese ha lanciato un'eccezionale avventura astrale.
Gli SLIFT hanno pubblicato il loro EP di debutto “Space Is The Key” nel giugno 2017 con Howlin Banana (Francia) e Exag' Records (Belgio). Ispirato dai romanzi di fantascienza di Alain Damasio e dai lavori di illustrazione di Pierre Ferrero, 'Space Is The Key' è un rauco muro di suono ed energia. Le cinque tracce nervose sono cariche di caos e battiti maniacali abbastanza nitidi da farti cadere e farti girare la testa con i loro riff ipnotici.
Nel 2018, i jammer spaziali di Tolosa hanno pubblicato il loro primo LP “La Planète Inexplorée”, lavorando con il produttore garage rock Lo'Spider (The Monsters, Aqua Nebula Oscillator, Magnetix) e Jim Diamond (Fleshtones, Sonics, White Stripes) del potente Ghetto Recorders, Detroit. Il disco è il risultato di molte sessioni improvvisate durante la notte, probabilmente dovute alla loro ossessione per la scena krautrock e i dischi free jazz degli anni 70. Fatti di digressioni fantascientifiche, i testi parlano di creare curvature spaziali e risvegliare giganti di ghiaccio dopo un millennio di sonno su un pianeta lontano.
Nel febbraio 2020, gli SLIFT hanno pubblicato un’odissea spaziale sui Titani: “Ummon”. Distribuito da Vicious Circle Records (Francia) e Stolen Body Records (Regno Unito), il doppio LP è una potente miscela di krautrock acido e jazz cosmico, che evidenzia chitarre pesanti e sature, enormi vibrazioni di basso che sfuggono dalle segrete di Minas Morgül e la batteria di Nostromo che viaggia alla velocità della luce. “Ummon” uscirà questo giugno per la prima volta negli Stati Uniti.