AMID THE NOISE AND HASTE In mezzo al rumore e alla fretta (Amid The Noise And Haste). Ecco dove ci trasportano i S.O.J.A che con quest'album già dal titolo, probabilmente ripreso dalla poesia dello statunitense Ehrmann, ci fanno prendere coscienza del mondo dove viviamo che è pieno di inganni, lavori ingrati e sogni infranti, ma nonostante questo è ancora un mondo stupendo. Per questo ci invitano a cercare la pace con noi stessi e la nostra anima, a prendersi le nostre responsabilità e a prenderci cura del territorio in cui viviamo. Ancora una volta i S.O.J.A riescono a offrirci brani con liriche che sono veri spunti di riflessione. Ad aprire il disco c'è Tear It Down. Qui i S.O.J.A cantano a favore di madre terra che, senza accorgersene, stiamo uccidendo. Siamo accecati dal soldo a cui la nostra vita gira intorno e, mentre i nostri presidenti ancora non riescono nemmeno a immaginarsi un matrimonio di due persone dello stesso sesso e rimangono offuscati da questo pensiero, stiamo diventando parte della tempesta che sta avanzando minacciosa sopra le nostre teste. Si continua con i brani conscious: con l'aiuto dell'inconfondibile voce di Jr. Gong Marley ci cantano Your Song per dirci che anche se sappiamo cosa dobbiamo fare, quale è il nostro compito da svolgere su questa terra è comunque facile perdersi, sentirsi disorientati, abbattuti e uscire dalla realtà. Cantando tutti insieme questa canzone ci aiuterà a ritrovare la strada. Tornati sul nostro sentiero dobbiamo stare attenti agli ostacoli che incontreremo e le persone che vorranno far inciampare. Ecco che con la partecipazione della voce hawaiana di Anuhea e del cantante R&B J-Boog, il gruppo ci esorta, con Easier, a vivere la nostra vita, come vogliamo noi, come riteniamo giusto senza aver paura del voto e del giudizio di nessuno. La hit del disco è I Believe che vanta una doppia collaborazione prestigiosa di Nahko e Michael Franti. Ci invitano a prendere coscienza di noi stessi e di ritrovare la pace nel silenzio in mezzo al rumore e alla fretta, come ci suggerisce il titolo dell'album. Non siamo delle ombre: ci siamo e ci vogliamo far sentire! Questo è quello che ci vogliono dire con Shadow, di non adattarsi allo stampo delle persone che danno amore solo per ricevere altro indietro o per sentirsi al di sopra degli altri. Sappiamo chi siamo e cosa vogliamo, e lo possiamo avere! Troviamo pezzi introspettivi che ci fanno meditare: Signature, è un brano-elogio alla verità che viene rappresentata come una firma indelebile nella nostra mente. Sta solo a noi volerla vedere e trovarla. Anche Better parla della verità e, come ci suggerisce il titolo, ci invita a fare del nostro meglio seguendola, senza arrendersi mai! Wait è un brano che ci fa scavare dentro, ci invita a riflettere su noi stessi come anche Driving Faster. In Lucid Dreams ritroviamo la voce di Nahko, che, insieme a Jacob Hemphill, ci trasportano dentro la nostra mente, in quei lunghi viaggi dove girovaghiamo nella nostra testa per scovare i ricordi che più c'hanno segnato. Infine un tema tanto caro ai S.O.J.A: la dimensione amorosa dell'uomo. Non mancano infatti incantevoli e passionali canzoni d'amore: a partire da She Still Loves Me che i S.O.J.A ci ripropongono stavolta in compagnia dello specializzato in canzoni d'amore Collie Buddz. Sempre su questo nostro sentimento ci cantanto Once Upon A Time: c'era una volta una principessa in cerca del principe azzurro. Una canzone di un amore nostalgico come la malinconica Treading Water. Si passa a sonorità hip-hop e si cambia completamente argomento: infatti grazie a Alfred The Mc a.k.a. Black Boo il gruppo statunitense ci propone una canzone che ci fa riflettere sulla brutalità della guerra. Sulla disumanità che è l'uccidersi tra di noi per niente. Questa crudeltà nasce proprio dal governo, dal sistema che ce la vuole nascondere prescrivendo “promesse e pillole” (Promises And Pills). E in questo “gioco crudele”, a cui solo loro giocano, siamo noi a pagare e con il nostro sangue! https://www.facebook.com/soja/timeline http://sojamusic.com/