16 HORSEPOWER Secret South (Glitterhouse) David Eugene Edwards, leader della band e fervente cristiano, lo sa. Non c'è redenzione se non si sfidano le fiamme del diavolo. Vale a dire, il rock tradizionale, talvolta va "sporcato" e dipinto a tinte buie. Esemplare è l'iniziale Clogger, che all'incedere epico degno dello Steve Earle di Copperhead Road abbina un basso pulsante e strofe filtrate non distanti dal Nick Cave della Festa di Compleanno. Puro rock americano, che talvolta sceglie di farsi notturno, come nella splendida Burning Bush, e che si ancora saldo all'enfasi chitarristica (Poor mouth) e al ventre materno del blues (Wayfaring stranger) per non cadere nelle tentazioni ipnotiche che pervadono Splinters e Cinder Alley. Un disco solido, nel segno di una tradizione inossidabile.