Una nube interstellare di suoni sintetici ed effetti travolge il nostro pianeta. Quattro creature spaziali trasmettono un messaggio di luce, prendiamo il volo.
“Nebulosity” è la quarta pubblicazione degli Space Aliens From Outer Space, la prima di una formazione rivista, che oggi annovera un’argentea aliena alla batteria. Un flusso spaziale che va assaporato tutto d’un fiato, otto brani che si evolvono con naturalezza in un susseguirsi di suoni intergalattici, umanizzati proprio dalla neo entrata analogica percussione. “Nebulosity” apre con i riconoscibili suoni della band: “Asterism”, “Trajectory”, “Entanglement” e “Propulsion” sono un amalgama di sintetizzatori e vocoder, che dialogano con un fantascientifico John Carpenter o un alieno Ziggy Stardust e ritraggono il mondo già incontrato nell’EP del 2015 “Abduction”. È “Trajectory” a fissare la destinazione di questo nuovo viaggio e a condurci al cambiamento: con “Into The Nebula”, il ritmo spezzato modifica la percezione, si entra in una nuova dimensione, si incontrano nuove creature, dal tratto esotico seppur sempre interspaziale, altri mondi “Outer Realms”. Ridotti a particelle si passa attraverso una dimensione priva di profondità, “Particle Horizon” è il tramite per tornare al pianeta di Trinia con “Starchaser”. Il titolo di quest’ultimo brano è una menzione del film cult animato del 1985, qui è in corso una battaglia, quella di Orin contro il tiranno Zygon, quella dell’uomo comune nella sua lotta quotidiana. “Nebulosity” degli Space Aliens From Outer Space, pubblicato da Escape From Today e Cheap Satanism, esce in dicembre 2018, in formato vinile e digitale. “Trajectory” è il brano scelto per il videoclip che ci mostrerà le quattro creature del pianeta d’argento.
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