SPIKED! - The Music of Spike Jones (Catalyst - distr. BMG) L'uscita di un'antologia riguardante il materiale di Spike Jones (due brani sono, comunque, inediti ed otto appaiono per la prima volta su compact) costituisce un'utile occasione per mettere a fuoco i contorni di una figura quantomeno singolare. Lindley Armstrong Jones, detto "Spike",'chiodo' (in riferimento agli arpioni dei binari, dato che il padre era capostazione), rappresenta il padre della dissacrazione in musica, l'essenza stessa dello sberleffo sonoro. Dopo aver assistito ad un'esecuzione di "Fire Bird", diretta dallo stesso Stravinskij, in cui il compositore calzava un paio di scarpe nuovissime che ad ogni minimo movimento generavano degli strani rumori (la platea aveva scambiato gli 'squeak' delle scarpe per ingegnose trovate strumentali), Spike Jones capì quale sarebbe stato il suo destino artistico : formare una band d'ineguagliabile versatilità stilistica (capace di spaziare dal dixieland alla trasposizione classica), la cui arma principale doveva essere l'oltraggio irridente. Così nel luglio del 1940 inizia la carriera con i suoi City Slikers, formazione che al di là di qualche elemento irremovibile (come il violinista Carl Grayson ed il cantante/clarinettista Del Porter) presenterà un organico in continuo turn-over. Gli spettacoli e, di conseguenza, le registrazioni discografiche prevedevano una ricca inusuale strumentazione : sirene, incudini, clacson, fischietti, campanacci, telefoni, pistole il birdaphone (atto ad emettere pernacchioni), pistole, il latrinophone (un sedile da water legato con fil di ferro).