SPRIGGAN Catania è sempre stata fucina di talenti rock, non a caso dieci anni fa veniva chiamata la Seattie italiana. Dalla provincia etnea (per la precisione da Acireale) proviene questo quartetto che esordisce con questo "Doomate" sulla lunga distanza dopo una lunga gavetta in provincia. Gli Spriggan sono formati da una chitarra, un basso, una batteria e una voce. Il combo in questione è cresciuto tra i nervosismi di Chicago (vedi Shellac), le urla disperate di Washington DC (leggi Fugazi) e i bassi sincopati di San Francisco (Primus). L'inizio ha il martellamento di Mr. Les Claypool in "Welcome". In alcuni momenti la band si rilassa dilatando i suoni, sfiorando il post,-rock, prima dei guizzi nervosi ("Alost change" e "Kadat") mentre la title-track é un funky ipnotico e psichedelico e la voce disperata che a tratti si fa quasi melodica. A volte gli Spriggan sono scomodi e martellanti, come la confusa "Boogi's", mentre con "Lidia" si raggiunge l'apoteosi dei nervosismi isterici tipo i Fugazi, Shellac, Winning post: chitarre nervose indocilite che si dilatano. Un ottimo esordio per questi quattro catanesi, sulla strada degli Uzeda, grazie alla fiducia loro accordata dall'etichetta "Ed Wood/Goodfellas". Per contatti: Antonio 095/5335711, Marco 328/3254076, E-mail scafidi2@interfree.it.