Spyro Gyra – A foreign affair A volte, quando ti innamori, lo capisci dal primo abbraccio. A Foreign Affair è la storia di cinque ragazzi e della loro storia d'amore con la musica del mondo. Questo album del formidabile gruppo jazz Spyro Gyra ti accompagna in un viaggio nella musica più vicina a loro, proveniente da luoghi in alcuni casi lontanissimi da loro. A Foreign Affair nasce dalle esperienze di una lunga carriera internazionale, che li ha portati negli angoli più remoti del mondo. Non è un segreto che gli Spyro Gyra iniziarono la loro carriera con i ritmi del mondo. Dai ritmi samba e dal tocco caraibico dei loro primi successi fino all'ultimo album, questi musicisti hanno fatto della contaminazione il loro marchio di fabbrica. “Uno dei vantaggi di essere in questa band è che la nostra musica è popolare in tutto il pianeta. Inevitabilmente, sperimentiamo la cultura locale e, inevitabilmente assorbiamo alcune influenze – spiega il leader e sassofonista Jay Beckenstein – I ragazzi ed io stavamo parlando di quello che volevamo fare con questo disco prima di iniziare. Abbiamo deciso di metterci il meglio di noi. Abbiamo effettivamente parlato per anni di questo disco”. Quindi A Foreign Affair, attingendo liberamente dalla musica del mondo, è un album di world music? In realtà Beckenstein dice di no. “E' qualcosa di più degli Spyro Gyra con influenze dal mondo. Non stiamo cercando di emulare uno stile musicale nella sua forma pura. Non stiamo cercando di suonare una salsa 'perfetta' o di fare musica tradizionale indiana, per esempio. A volte prendiamo in prestito direttamente da un altro stile, specialmente nei ritmi, ma soprattutto stiamo dando sapore alla nostra musica con queste influenze.” È notevole che, nonostante l'alternanza degli stili musicali nell'album, questo suoni sempre come Spyro Gyra. “Suonerà sempre come la nostra voce musicale”, spiega Beckenstein.” Qualunque cosa facciamo, porta sempre la nostra firma. E' gratificante per un musicista riuscire a lavorare con altri musicisti che sanno fare così tante cose”. www.spyrogyra.com