"Golem 202020" è la sintesi discografica degli 85 minuti di musica creata dagliSTEARICA su commissione del Museo Nazionale del Cinema e di Traffic Free Festival per la sonorizzazione dal vivo della pellicola presentata l’8 settembre 2011 nel prestigioso contesto di MiTo Settembre Musica.
Edito su vinile in edizione limitata (nelle due versioni trasparenti in rosso e verde) dall’indipendente britannica Monotreme in collaborazione con Sync, il disco è illustrato in copertina da un’opera del giovane artista modenese Andrea Baraldi, che ha trasfigurato il volto del Golem processandolo in digitale.
Dieci brani che assecondano la sequenza dei cinque capitoli in cui è diviso il film: registrati in presa diretta nel 2014 durante una session in studio, organizzata per immortalare il lavoro, e poi ripresi e rielaborati nel 2019 con l’aggiunta di alcuni dettagli suggeriti dalla sensibilità del momento, mantenendo comunque inalterato l’impianto originario.
Diceva Wegener – che ne fu sceneggiatore, regista e interprete – a proposito di Der Golem, wie er in die Welt kam: “Con questo film mi sono spinto più in profondità nel dominio del cinema puro. Dipende tutto dall’immagine, da un certo flou nel quale il mondo fantastico del passato si unisce al mondo del presente. Avevo compreso che la tecnica fotografica avrebbe determinato il destino del cinema. Luce e ombra occupano nel cinema lo stesso ruolo del ritmo e della cadenza nella musica”.
Un’intuizione, quella dell’autore riguardo all’analogia fra la creazione cinematografica e quella musicale, che si riverbera implicitamente nel lavoro compiuto dagli STEARICA, che hanno approcciato l’opera lasciandosi guidare dall’istinto, e dunque da uno sguardo innocente: simile a quello della bimba che, nella sezione conclusiva del film, sale serena in braccio al Golem perché non sa chi siano i buoni e i cattivi, che cosa sia il Bene o il Male.
La figura da mostro antropomorfo del Golem, perpetuatasi nei secoli attraverso le leggende popolari, rappresenta tuttora un archetipo di straordinaria potenza allegorica: sia per la natura “artificiale” della sua genesi sia perché incarna l’immagine dell’“altro” plasmabile in capro espiatorio.
L’attualità persistente del soggetto, unita al valore intrinseco del film, classico universalmente riconosciuto del cinema muto, ha sollecitato gli Stearica a dare il meglio di sé, impegnandosi in una delle esperienze artistiche più intense affrontate dalla band. Ne è testimonianza Golem 202020, album dall’avvenenza ombrosa, conseguenza delle sue premesse e riflesso del luogo in cui ha preso forma: il crocevia fra magia nera e bianca chiamato Torino.