Incredibile come ad ogni cambio generazionale la voglia di metallo torni puntualmente ad esplodere con decine di sbarbati headbanger pronti a sfidare la storia a suon di doppia cassa e vocals belluine. Gli Steelwing sono una giovane band svedese che debutta senza lasciar nulla di intentato per farsi strada nel complicato underground attuale: copertina in pieno stile ottanta, suono speed metal oriented e un singer con i polmoni belli capienti. “Headhunter” è un inizio decisamente azzeccato, con un bel riff maideniano portato al massimo volume e accelerato fino al limite concesso. Un incipit che inquadra da subito la proposta della band. Il seguente brano, “Roadkill…”, si sposta invece verso il power-speed più classico di stampo nordico e mittel-europeo, ma è solo una piccola deviazione dal percorso principale che rimane il metal britannico della NWOBHM, con una dose di Iron Maiden non trascurabile (qualcuno si ricorda i Destillery?) e la voglia di allargare la propria ispirazione a quanto di buono fatto negli appena successivi tra America e Europa. “The Illusion” e “Under The Scavanger Sun” sono infatti brani corposi ed estremamente epici che paiono ideati in un contesto simile a quello che diede i natali a band come Grim Reaper o primissimi Fates Warning sulle due diverse sponde dell’oceano. Di certo gli Steelwing difettano ancora di esperienza e ogni tanto i brani sembrano dinoccolati, percorsi da un eccesso di foga o, al contrario, troppo inquadrati e imbalsamati nel cliché, ma quello che non manca in “Lord Of…” è di certo la convinzione. Tanto basta per fare bella figura e guadagnarsi i gradi di osservato speciale. In attesa che il tempo ci dica effettivamente quanto lontano possono arrivare con la loro musica. Noi una mezza scommessa su di loro la facciamo… www.myspace.com/steelwing