Stefano Di Battista Quartet - Il primo a credere in lui è stato il compianto Massimo Urbani. E dai tempi in cui i due sassofonisti si frequentavano, Stefano Di Battista ne ha fatta parecchia di strada: emigrato a Parigi nei primi anni Novanta, Di Battista viene accolto a braccia aperte da un altro esiliato di lusso, il batterista Aldo Romano, che ne favorisce l'inserimento nel vivace mondo musicale della capitale transalpina. Da questo momento l'ascesa di Di Battista è inarrestabile: entra nelle file del gruppo di Michel Petrucciani e dell'Orchestre National de Jazz e quindi viene scritturato da uno storico marchio discografico quale è la Blue Note, casa per la quale incide A prima vista, Stefano Di Battista (con Elvin Jones alla batteria) e 'Round About Roma. In tutti questi anni Di Battista non ha mai abbandonato la strada maestra del jazz, percorrendola nel segno del più sanguigno hard bop.