È disponibile in tutti gli store e piattaforme streaming “OPERA POSTUMA” (Giungla Dischi/Believe Digital), il disco d’esordio del cantautore STEFANO DI NUCCI.
Nell’album, composto da 10 tracce, serpeggia un filo conduttore che unisce tutti i brani: l’inizio e la fine, il riso e il pianto, il bianco e il nero, la vita e la morte sono tutti così appiccicati tra di loro in una dicotomia che rende i confini vaghi, fragili, appannati. “Opera Postuma” è stato anticipato dal singolo “La Donna Eburnea”, attualmente in rotazione radiofonica.
A proposito del disco l’artista ha dichiarato: «“Opera postuma” è un disco fatto di tante dicotomie, pieno zeppo di entità tra loro contrastanti che non per questo non possono convivere tra loro, seppur con qualche difficoltà. Il contrasto è il giusto prezzo da dover pagare se l’intento principale della poiesi è il seguente: fare in piena libertà ciò che testa, cuore, penna e dita desiderano. Si deve accettare la possibilità che le parti possano tra loro bisticciare come se fossero in una riunione condominiale di fantozziana memoria. Capita allora che tutto sia il contrario di se stesso: dal duale scontro bianco/nero della copertina, al nome stesso dell’album. A proposito, quanto al titolo “opera postuma”: sto benissimo e sono sano come un pesce. Anzi, con il pesce non condivido nemmeno quel mutismo che solitamente si confà a tutti gli abitanti dell’acqua: nei vari brani infatti tante cose vengono dette, a volte con cattiveria, a volte con ironia, a volte con la sintesi e a volte tacendole direttamente. E se è vero che i dischi sono come le ciambelle e non tutti escono con il buco, speriamo solo che “Opera Postuma” possa vivere “forte della convinzione che la tristezza non si combatte con l’allegria!!!”».
Questa la tracklist: “I Poteri Lunari”, “La Donna Eburnea”, “I Puntini Sulle i”, “Finalmente Ho Un Piano”, “La canzone stereotipata”, “A tutela della mia felicità (l’amore comodo)”, “La prospettiva del presuntuoso”, “Le parole accorpate”, “Dieci”, “48 Parole”.