Spiralis Aurea, nuovo doppio album incastonato in una copertina e un artwork di una ricercatezza tale che se in passato abbiamo tessuto le lodi della Die Schachtel e di Dinamo Milano, ora non sappiamo veramente che aggettivi usare, al punto che verrebbe da usare solo degli imperativi e cioè compratelo, guardatelo, toccatelo per averne una idea più reale di mille parole.Alla fin fine però, soddisfatti tatto e vista, è l’udito e quindi l’ascolto che gratifica un disco e il suo autore, e in Spiralis Aurea, sorpresa ma non troppo come si diceva sopra, non si troverà traccia di rock o simili e (quasi) neppure di chitarre, eccezion fatta per quelle trafficate con la sodale Alessandra Novaga in CODEXIII (( )) (for el. guitar quartet and synth) – i synth sono appannaggio di IOSONOUNCANE – e, con l’aggiunta della 12 corde di Adrian Utley dei Portishead, in Hannah (for electric guitar quartet); in entrambi i casi, ovviamente, più che trasfigurate.