Nato a Milano nel 1974, Stefano Tessadri da adolescente si appassiona agli strumenti musicali (pianoforte, chitarra e fisarmonica principalmente) e dall’età di sedici anni inizia a misurarsi sia con diverse situazioni musicali che con la scrittura dei testi: da subito i riferimenti, le atmosfere delle canzoni connotano Stefano nel mondo della canzone d’autore. Gli anni ’90 sono caratterizzati da una lunga gavetta nei club e nei teatri del nord Italia: Tessadri si esibisce con organici differenti ed è possibile incontrarlo sia in quartetto che con la "banda" al completo di fiati, a dimostrazione della sua versatilità non solo nei generi musicali. Nel 2002 è tra i primi aderenti a una delle realtà più interessanti nel panorama musicale italiano: Il Caravanserraglio, un laboratorio musicale che vede protagonisti diversi autori protagonisti della scena cantautoriale. Parallamente all’impegno live, Stefano lavora al suo primo album che viene pubblicato a maggio 2004: “Dietro ogni attesa” (La Matricula/Venus) è il titolo dato all’album d’esordio di Stefano che vanta collaborazioni importanti quali Ares Tavolazzi al contrabbasso e Tiziano Tononi alle percussioni. L’album è accolto in modo eccellente: “sincerità, coraggio e riferimenti colti sono i tratti distintivi di una prima opera da non sottovalutare – Musica & Dischi”; “Tessadri è partito col piede giusto, cercando una dimensione originale in un difficile slalom nella canzone d’autore italiana – Diario”; “Tessadri ha una scrittura agile e visionaria. I suoi bozzetti sono gonfi di pathos e di eleganza – Musica di Repubblica”. Nella stagione successiva (2004/2005), molti concerti e alcune soddisfazioni personali come l’apprezzamento di Gianni Mura, firma del quotidiano La Repubblica. Nel 2005 inizia a immaginare il secondo album che, come si dice in giro, è il più difficile perché è necessario confermare quanto di buono si è fatto nel primo. Stefano sceglie di cambiare tutto: in primo luogo atmosfere e mondi di riferimento, quindi etichetta e gruppo di lavoro. L’album è pubblicato a maggio 2006, porta il titolo di “Malocuore” (Novunque /Self). La critica parla subito piuttosto bene del lavoro di Stefano: “Questo nuovo disco, ben pensato e suonato, è caratterizzato soprattutto da arrangiamenti in bilico tra l’essenzialità di Marc Ribot e le sonorità spaghetti western di Leone e Morricone- JAM”; "Ciò che colpisce maggiormente di questo secondo lavoro del trentaduenne Stefano Tessadri è la personalità. Tessadri ci pare davvero avere qualcosa in più - FUORI DAL MUCCHIO”; "Chitarre Morriconiane e tex mex per tutti: le storie di Tessadri son dei piccoli deliziosi film - D di Repubblica”; "Il compito non era facile: doppiare il plauso di critica e di pubblico ricevuto due anni fa con il bel debutto- XL”; "Canta e suona con passione senza eccessi sentimentali o troppe tentazioni melodrammatiche. Da tenere d'occhio - IL GIORNALE”. E dopo le ottime recensioni arrivano i primi riconoscimenti: il MEI (Meeting delle etichette indipendenti) lo premia come una delle migliori realtà cantautoriali e grazie alla personale interpretazione de “Il Merlo”, Tessadri riceve il Premio Ciampi 2006 come Miglior Cover. www.stefanotessadri.it www.myspace.com/stefanotessadriandband