Stefano Zorzanello The Butterfly Theory Claudio Trotta - batteria Ipotesi 1: Finché ci sarà ingiustizia non ci potrà essere veramente bellezza. Ipotesi 2: La gioia è necessaria. Argomentazione: La gioia è legata alla realizzazione di un mondo giusto. Da qui deriva l’imperativo di operare verso la giustizia. È inoltre inequivocabile che la bellezza produca gioia, e che quindi la produzione di bellezza sia importante per la realizzazione dell’imperativo etico. Ne consegue che avremo sempre una bellezza parziale, limitata, che non dovrebbe mai farci perdere di vista l’asserzione dell’ipotesi I. Quando ciò accade allora si verifica il caso in cui la produzione di bellezza produce (anche involontariamente) ingiustizia, possibilità a cui noi musicisti e operatori culturali dovremmo sempre stare attenti. È ovvio che in mezzo a tutto ciò stanno le complesse considerazionì, individuali e collettive, su che cos’è il bello, su che cos’è giusto e ingiusto. Schoenberg diceva che più del “bello” gli interessava il “vero”, e a dire il vero, c’è del bello in questa affermazione. Tuttavia, visto che presumibilmente la verità è un concetto importante per direzionare le nostre azioni, a quale modello di verità facciamo riferimento quando pensiamo alla verità? Veritas come “corrispondenza del pensiero con le cose” (adequatio intellectus ad rem) o come “disvelamento, scoperta dell’essere che sta nel nascondimento” (aletheia)? Si continua a morire, finché siamo seduti ad aspettare la botta, la comodità. Il nostro esempio .... Una farfalla batte le ali a Tokyo e produce un uragano a New York .... la retorica occultatrice .... la violenza delle istituzioni di cui partecipiamo ...... Qui la terra ci generò, canto ed enigma; ma che cosa solleverà il canto e scioglierà l’enigma se non la nostra passione? La mano non è mai innocente. Il campo non è che suolo martoriato da innumerevoli nascite. A tratti si vedevano brillare, dietro sipari di fumo, insoliti avidi pugnali. .... Cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. La tentazione di vivere. Stefano Zorzanello