OTOMO YOSHIHIDE/STEVE BERESFORD Museum of Towing & Recovery (Hot Air) Avvicinandosi di una generazione, uno dei pochi, pochissimi musicisti dotati di genio emersi negli anni 80 è Otomo Yoshihide, grande talento anche improvvisativo (in contesti come la Cyberband di Richard Teitelbaum o i p53 di Chris Cutler, tra gli altri). L'incontro con Beresford (del cui disco The Bath of Surprise Otomo ha fatto una "cover" nel cd dei Ground Zero Play Standards) autorizzava ad aspettarsi scintille, e così è stato: in stupenda veste grafica (10" in vinile e busta trasparente con immagine serigrafata), Museum of Towing & Recovery è un montaggio incassificabile di suoni (per lo più) analogici, blocchi di vecchio vinile manipolati da un lato (tra cui un organo lounge che fa capolino in tre occasioni) e il mini-synth più (forse) delle cassette di Beresford dall'altro, prima fortemente percussivo poi Sun Raeggiante, mentre in quasi tutto il lato B, meno concitato, passa al piano, con anche un passaggio "d'atmosfera". Il tutto è troppo breve per non sperare che i due riprendano la collaborazione al più presto.