"Steve Tilston", scrive la rivista Dirty Linen, "può benissimo stare spalla a spalla con ogni cantante/cantautore/chitarrista del mondo." Nato a Liverpool il 6 Marzo 1950 e cresciuto nelle Midlands, Steve Tilston, riconosciuto come uno dei più grandi chitarristi, cantanti e cantautori dell'attuale scenario del folk britannico, compone musica sin dagli anni dell’adolescenza. Tra le sue principali influenze figurano i primi vinili ad opera di Bert Jansch, Davey Graham e John Renbourn, ma anche il blues di Big Bill Broonzy e Josh White. All’età di 19 anni Steve parte per Londra, all’epoca (eravamo alla metà degli anni ’60) capitale mondiale del folk revival. Il giovane di Liverpool inizialmente pensa alla musica esclusivamente nei panni del chitarrista: lo strumento a sei corde viene a quei tempi considerato alla stregua di strumento dei “trovatori del XX secolo”, e Tilston decide che il British folk style tipico di quel periodo sarebbe stata la strada da seguire. Renbourn e Jansch hanno nel frattempo iniziato “l’avventura Pentangle”, che li avrebbe portati di lì a poco alla notorietà internazionale, e Tilston inizia la consueta trafila dei folk club londinesi, ma soprattutto dà il via alle sue produzioni discografiche: Acoustic Confusion, del 1971, viene nominato “album del mese” dal Melody Maker, attirando l’interesse su Tilston dell’allora direttore della Transatlantic Records, Nat Joseph. L’anno successivo la Transatlantic pubblica infatti The Collection, e da quel punto in poi Tilston produrrà complessivamente 19 album fino ad oggi. È un artista molto conosciuto sia in Gran Bretagna che Il lavoro riflette l'amore che Steve nutre per la musica tradizionale e rappresenta una superba collezione di materiale tradizionale, con brani di diamantina bellezza come "Leaving of iverpool", "Barbry Allen", "Willow Creek", "The Streams Of Lovely Nancy", "The Mountain Streams Where The Moorcocks Crow" e "New York Gals". Sito ufficiale: www.steve-tilston.co.uk