"Multitude" è stato composto da Stromae, prodotto dalla sua etichetta creativa Mosaert e arrivato dopo un periodo di pausa forzata dal palco. Questa pausa però ha portato anche lati positivi: sistemarsi, condurre una vita più rilassata e strutturata, più vicino alla famiglia, rendere di nuovo eccitante il lavoro, ampliare le sue fonti di ispirazione e, soprattutto, far valere ciò che ha passato reinvestendo i dividendi di questa fase impegnativa nel cuore delle nuove canzoni.
Lontano da ogni autocommiserazione egocentrica, Stromae ha approfittato di questo tempo per identificarsi più da vicino con gli altri, mettendosi nei panni dei personaggi degli altri. Gli uomini instabili di “La Solassitude” e “Mon Amour”, il figlio della prostituta di “Fils de Joie”, i protagonisti depressi e suicidi di “Mauvaise Journée” e “L'Enfer”, la coppia sbilanciata di “Pas Vraiment”, le persone invisibili di “Santé”, le donne sofferenti di “Déclaration”; li abbraccia tutti con gentilezza e altruismo, fornendo di ciascuno un ritratto commovente. Così facendo, dà al titolo 'Multitude' una profonda risonanza, la stessa che Walt Whitman trasmette nella sua poesia, di cui Stromae potrebbe riprendere l'inizio: “Sono grande, contengo moltitudine, sono di ogni colore e casta, di ogni ceto e religione”.
“Multitudine” è una finestra sul mondo, sulle persone, un raro momento di comunione e di piacere da condividere. Un'alchimia di opposti, plasmata dalla volontà di testimoniare senza giudizio o disprezzo la condizione umana in tutta la sua diversità, e dalla voglia di esplorare la vita degli altri, a volte la propria (“Que du bonheur” sulla paternità, “Invaincu” sulla guarigione). "Multitude" è l'altro modo di Stromae di esplorare il mondo, pur rimanendo saldamente attaccato alle sue radici.