Sunny Murray torna a suonare a Milano (dopo un'assenza più che decennale) e si esibisce con il sassofonista Arthur Doyle per la prima volta nel nostro Paese. Ancora oggi in prima linea nell'avanguardia musicale dagli anni Cinquanta, il batterista è noto per la militanza al fianco di Cecil Taylor e dei musicisti più in vista del Free Jazz statunitense: memorabile il trio con il sassofonista Albert Ayler e il bassista Gary Peacock così come le collaborazioni con Ornette Coleman, Don Cherry, John Coltrane, Roswell Rudd, John Tchicai, Charles Tyler. Il suo stile percussivo, molto aggressivo e spesso accompagnato vocalmente, ha inciso profondamente sull'approccio allo strumento