Le emozioni estreme possono rendere questa battaglia ancora più pericolosa, ma da queste esperienze Sunny ha dato vita a una serie di canzoni che attingono a una gamma di idee e stili: gospel estatico, country blues polveroso, folk riflessivo, rock and roll travolgente, perfino esperimenti d'avanguardia in studio (come il collage di voci che chiude Shelter and Storm). Sunny li fonde insieme in una potente dichiarazione di sopravvivenza, dimostrando di essere una cantautrice che non indulge in banalità confortanti e una chitarrista altamente innovativo che utilizza riff grandioso in ogni canzone.
Questo è lo stile che Sunny ha affinato per gran parte della sua vita, almeno da quando ha preso le prime lezioni di chitarra e si è innamorata della musica. «Da bambina ero ossessionata dagli AC/DC e amavo i gruppi anni ’80 come i Mötley Crüe. Più tardi sono entrata in fissa con Bad Brains, Minutemen e X.» Fedele all'etica punk, la sua prima band, gli Anus Kings, faceva musica con tutto ciò che aveva a portata di mano, ovvero chitarre acustiche. Questa particolarità li messi in risalto rispetto agli altri gruppi di Los Angeles di quei tempi, e oggi Sunny è un tipo raro di artista roots che allo stesso tempo fa una cover dei Ween e riesce a inserire un riferimento ai Crass in una sua canzone (come succede in Whole). «Non faccio musica pensando a un pubblico con radici tradizionali. Mi piace la musica strana, la musica da outsider, come Daniel Johnston e Roky Erickson.