TAHITI 80 Puzzle Come se il recente debutto dei Phoenix non fosse bastato, adesso tocca ai Tahiti 80. Dopo aver impartito lezioni di technologia a mezzo mondo adesso i francesi ambiscono anche alla cattedra del pop. Formalmente impeccabile. Del tipo che di questi tempi capita di ascoltare sui dischi della Marina Records: pentagrammi armoniosi e nitidi, macchiati appena da quel gusto retro per la melodia che subito tira in ballo Brian Wilson. Qui avviene in Mr. Davies, spassoso inno al fondatore dei Kinks (che nella fattispecie va a giocare a squash con Ringo Starr!?) Un mondo senza increspature dove il dilemma massimo consiste nel chiedersi che fine abbia fatto Joe ("un asso in fatto di dischi usati", afferma Hey Joe). A dare una mano ai quattro transalpini sono accorsi pure Eric Mathhews e i Fountains Of Wayne. E il risultato è qui: dodici pezzi per una dozzina di singoli. Basta pescare a caso. Insistendo nella metafora, un puzzle di Beach Boys e Paul Simon, Stevie Wonder e Aluminium Group, Beatles e Pale Fountains, Air ed Elliott Smith. Più, nientemeno, Cher: l'effetto vocale usato in Yellow Butterfly e Swimming Suit è proprio quello lì. Believe it or not...