AAVV - TENDENZE '98 (AUDIAR/SONY '98) Pur non nutrendo una gran simpatia per le compilation - che il più delle volte assemblano materiale fin troppo eterogeneo sia dal punto di vista qualitativo sia da quello stilistico- ve ne sono alcune di indubbio interesse. E' il caso di quella licenziata recentemente dalla Audiar, piccola label piacentina che fa capo al papà dei mods italiani Tony "Face" Bacciocchi. Non si tratta come molti sarebbero indotti a pensare, visto le simpatie musicali del proprio patron, di una raccolta tematica di band beat, ska, mods e rock'n'roll, bensì di un "progetto" ben più ampio volto a monitorare e a documentare le realtà più interessanti dell'underground italiano. Tendenze '98 come si evince a chiare lettere nell'interno del booklet del cd "è il primo volume di una serie di compilation collegate all'omonima manifestazione che il Comune di Piacenza ed Audiar organizzano dal 1995". Il disco in questione - che ha come precipuo scopo quello di permettere a bands esordienti di far conoscere le proprie capacità espressive - consta di ben 15 brani di 15 autori diversi. Ai 10 nomi "nuovi" emersi da una selezione a cui hanno aderito centinaia di gruppi e solisti, sono stati poi affiancati 5 ospiti (3 italiani: Statuto, Lilith, Assist, i francesi Slow Slushy Boys e gli americani Overcoats). Il risultato finale è un disco che ha l'innegabile pregio di fornirci un microcosmo comunque significativo di ciò che si muove nelle cantine della penisola sul finire di questi anni '90. Tra le proposte più valide sicuramente quella di Assist, Pizza Coffe'n'Smash TV e Darklands. I primi - già autori di un album per Face Records - si muovono con una certa disinvoltura tra Blur, Kula Shaker e suoni sixties albionici, i secondi sono invece artefici di un robusto cross-over dalle chiare influenze Korn-Rage Against The Machine. Gli ultimi del lotto rivisitano brillantemente la tradizione dark d'oltremanica unendo alle atmosfere cupe di Joy Division e Banshees un cantato languido ed evocativo che ricorda la Nico dei primi Velvet Underground.