GROOVERS That's All Folks!! "1989-1999: ten years of rock'n roll", recita una scritta sul retro del booklet di questo ennesimo frutto dell'amore di Michele Anelli - autore, arrangiatore, cantante, chitarrista, armonicista e produttore: in una sola parola, anima dei Groovers, esperienza da lui sempre condivisa con il tastierista Paolo Montanari - per, la miglior musica americana che mantiene rapporti di affettuosa dipendenza nei confronti delle radici ma che da esse non vuole farsi stringere in una morsa troppo soffocante. In "That's All Foks!", quarto capitolo di una bella storia di autarchia produttiva avviata nel 1993 da "Songs For The Dreamers" e proseguita con "Soul Street" (1995) e "September Rain" (1997), non c'è però tanto rock'n'roll, almeno nel senso convenzionale del termine: le undici tracce, tra le quali c'è anche un'intensa cover di "'Factory" di Bruce Springsteen, alle soluzioni più accese e trascinanti prediligono i toni morbidi e malinconici della ballata elettroacustica, impreziosita da pennellate strumentali e canore sempre all'insegna del buon gusto. La tradizione ha naturalmente un peso fondamentale, ma l'utilizzo di trovate un po' insolite per il genere - si prendano ad esempio pezzi come "I'm So Sound" o "Holdin' On" dicono di una volontà "innovativa" che andrebbe forse ancor più assecondata. Un bell'album, in ogni caso, "sentito" e ricco di passione stilisticamente collocabile - esempi nulla più che indicativi - a sinistra di Mark Lanegan e a destra dei Grandaddy. Contatti: groovers@tin.it.