The Boom Movin’out (Slowdime) Siete in astinenza da fiati miscelati con il miglior rock sanguigno? Ecco a voi The Boom, nuovo progetto dell’infaticabile Fred Erskine. E’ sempre più diffusa la voce che alcuni elementi di alcuni gruppi americani abbiano un paio di replicanti a testa che gli permettono di portare avanti 6 o 7 progetti musicali contemporaneamente, produrre una decina di dischi all’anno e registrarne altrettanti per tutti i loro amici. Era dai tempi di Circa: now dei Rocket From The Crypt che non sentivo un album di rock’n’roll fondere così intelligentemente e mai banalmente i fiati con il pulsare ritmico di basso e batteria, ma qua c’è un’ altra soddisfazione che ci si può togliere: sentire Fred Erskine che suona dell’ottimo funky impressionista alla chitarra e con l’ugola fa coagulare il sangue nelle vene. Non riesco a capirne il motivo ma questo disco mi riconcilia con il rock più tradizionale, forse perchè veramente tradizionale non è: una gemma che forse rimarrà a lato nelle discografie che mensilmente trovate sul post-rock. Una menzione per Booker’s Move brano che potrebbe appartenere alle sessions dei purtroppo dispersi Motherhead Bug. Se la Slowdime continua a pubblicare albums come questo o quello degli All Scars non farà fatica a conquistarsi la palma di etichetta della stagione.