Nati a San Francisco nel ’90, in omaggio al leggendario chitarrista dei Rolling Stones, i BJM ruotano attorno alla mitica figura di Anton Newcombe, vero e proprio guru della scena neo-psichedelica californiana. Anton è un talento tanto geniale quanto controverso: una vita folle che si tramuta in genialità musicale.
La storia del gruppo è partita dagli anni 90 e nel corso di quasi vent’anni di carriera ha ridefinito I canoni della ricerca rock attraverso la psichedelìa, pubblicando album che hanno reso la band un vero e proprio culto nella scena alternativa mondiale. Capaci di live shows selvaggi ed imprevedibili i BJM, a causa del carattere instabile del loro front-man, negli anni hanno ruotato oltre 60 musicisti, alcuni diventati molto famosi: nei BJM hanno suonato membri di Black Rebel Motorcycle Club, Warlocks e Dandy Warhols.
Proprio grazie a questi ultimi i BJM hanno raggiunto il picco della loro popolarità, quando nel 2004 uscì il documentario "Dig!", vincitore del Sundance Festival. Il film documentava l'epopea dei due gruppi, i Dandy Warhols lanciati verso il successo mondiale e i BJM frenati nel loro imporsi alla ribalta del grande pubblico dalla "impossibilità di essere normale" di Newcombe e dal suo assoluto disinteresse per tutto ciò che non fosse inerente alla ricerca di ispirazione musicale. Dig! descriveva Newcombe come un "loser" votato all’autodistruzione e si concludeva con la scena del suo arresto dovuto all’aggressione ai danni di un fan durante un concerto. Il musicista, che non si riconosce nella figura descritta nel film, è recentemente diventato padre e continua la sua personale ricerca musicale che contempla la reinterpretazIone di vari generi, dal rock al folk, passando attraverso la psichedelìa dei sixties, circondato dalla stima e dal rispetto di critica, musicisti e di una vasta platea di fans sparsi ormai in tutto il mondo.