The Cooper Temple Clause - Make This Your Own E' proprio quando meno te lo aspetti che arriva il disco che ti fa innamorare di nuovo della musica. In varietà più assoluta di suoni e generi gli inglesi Cooper Temple Clause scrivono uno degli album definitivi di questo scorcio di inizio millennio alquanto rattrappito. 'Make This Your Own' fugge dall'ammorbante delirio indie anglosassone appropriandosi di quanto lasciato per strada di prezioso da quei gruppi che hanno saputo imporre la loro personalità in questi anni. Passaggi che ci appartenevano certamente in un'altra vita riletti con un talento unico per gli arrangiamenti e certi stacchi melodici veramente da paura. Si parte con alcuni retaggi industriali nell'aggressiva 'Damage' che ci riporta al periodo oscuro dei Duran Duran con un appeal moderno e stralci di pailettes e luci improvvise. 'Head' e 'Connect' sono invece pericolosamente deviate da quella meraviglia di album che è stato 'Ultra' dei Depeche Mode. Elettronica a servizio di un rock che sa quello che vuole e come prenderselo. Ecco allora che i Cooper Temple Clause nelle canzoni successive sfoderano tutte le loro armi in un crescendo di emozioni, ritmiche seducenti e arcobaleni armonici creati su misura per la strepitosa voce di Ben Gautrey ('Waiting Game'). Un'evoluzione pazzesca se si pensa che gli esordi si muovevano su coordinate molto più sperimentali e vicine ai Radiohead di 'Kid A' ('All I See Is You') con un mai celato spirito post punk. Imperdibili anche 'What Have You Gone And Done' e 'House Of Cards' immerse tra Editors e Coldplay. Adesso il gruppo di Reading è pronto a conquistare il mondo e 'Make This Your Own' è quanto di meglio potessimo chiedere per questo freddo, incolore inverno. www.thecoopertempleclause.com UNICA DATA ITALIANA!!!!