Il loro rock'n'roll anfetaminico dal riffare quadrato e caldo torna, tale e quale, pur con le sfumature del caso, a violentarci le orecchie e a fenderci le guance con “Death Rattle Boogie”, il quinto album della loro carriera prodotto da Nicke Andersson degli Hellacopters. Ed è sempre un bel sentire. Un divertimento continuo, un'eccitazione simile (credo) a quella indotta dall'anfetamina. Tra classici hi-energy rock'n'roll (fantastico quello di Gold Halo, con un riff impareggiabile), sporchi hard rock dall'epicità contagiosa (Axethrower) i riffoni macho di Gods Are Bored e i ruggiti hard-psych di Bullseye e Helping Hands, il disco scorre che è una bellezza. Fermandosi dalle parti del Delta del Mississipi a sciacquare i panni nel fango e ad affogare l'anima nel whiskey (Wander The Night, Fools Gold o Brain Tonic, con un bel feeling metal), nei deserti del Texas a far saltare i colli rossi a suon di country rock'n'roll (Goodbye Ghosts) o nella Frisco dei 60s ad affondare il rock in tonnellate di acido lisergico (Colour of The Moon).Il tutto è maledettamente ben riuscito, tra chitarre cariche di fuzz che si producono in sporchi e fangosi riff hard rock'n'roll figli di Page & Tek, sontuose slide hard-blues (Brain Tonic) e si sciolgono in assoli ricchi ma mai presuntuosi; e una voce che riesce sempre a far la differenza, sensuale e riottosa come sa essere. Niente che non abbiano già detto (anche se forse stavolta i quattro neozelandesi hanno fatto un passino in avanti), niente che non si sia già suonato (i Datsuns non sono i rivoluzionari del rock che stavate aspettando) ma un insano album di rock'n'roll, divertente, caldo e pericoloso. Serve altro? Leonardo "Kaosleo" Annulli . www.thedatsuns.com www.myspace.com/thedatsuns