Fate attenzione con le o del nome, sono tre. E dicono che tre è il numero perfetto. Sicuramente è il modo per distinguersi per questo quintetto pistoiese, che dopo aver raccolto consensi tra critica e pubblico ed aver partecipato alle compilation “Pistoia Blues Next Generation” con “Black Depths”, si mette in bella mostra con questo album di esordio. Ma non confondete “This Is Not Exit” con uno dei tanti prodotti di gruppi di rock italiano, che sgomitano in cerca di qualche raggio di luce. I The Fooots esibiscono uno spirito intinto nel rock blues che profuma di storie vere e bizzarre, ed hanno quel tocco indie che non infastidisce, se non nella fuorviante copertina. Citare Black Keys, Kings Of Leon e Black Rebel Motorcycle Club, è sin troppo semplice, ma la scrittura sembra attingere proprio da questi riferimenti, anche se la bellissima ballata, con tanto di fiati, “Wrong Time For The Lovers” e la controfigura “You Lie”, dimostrano che la band ha il potenziale per lavorare anche di fino. Altrove c’è energia: “Pyscho” e “The Fall” e “Jack Shame”, mentre l’organo di “Jungle” impasta Deep Purple e Free, ma mai fine a sé stessa. Attenzione perché i The Fooots hanno i numeri per diventare la prossima sensazione e lo sigillano con i due pezzi conclusivi “These Order” e la title track, due rock con miccia ad orologeria. Smentendo il titolo: questo disco esiste e funziona alla grande. facebook.com/thefooots