THE FUCKING CHAMPS/IV The Champs si chiamavano allora, anche se non bisogna confonderli con i Champs di Tequila. Per non confondere le acque si sono prima trasformati in C4AM95 (oltretutto consente una più veloce ricerca su web) per il loro terzo lavoro, "III-Home taping is recording music" (titolo tanto dadaista quanto emblematico e programmatico) e ora, tanto per non lasciare dubbi su chi siano veramente, in The Fucking Champs per questo "IV". Mettete il CD nel vostro lettore e sarete trasportati nelle calde atmosfere degli Scorpions dopo un incidente automobilistico. Sono tristemente venuti a mancare cantante e bassista e ogni tanto delle incursioni di moog o mellotron sui riff sparati in ripetizione segnano l'avvenuta lesione delle corteccia cerebrale dei superstiti ma l'effetto è devastante ed esilarante allo stesso momento. Siamo in territori di art/math rock svuotati dell'arte e della matematica, dell'heavy metal svuotato dalla pesantezza dei suoi riferimenti culturali e nei paraggi di un kraut rock suonato da tredicenni che non l'hanno ben capito. Territorio dove l'uso estetico dell'ironia non è semplicemente una scusa per svuotare di significati e importanza il lavoro. L'ironia diventa arma politica, distruttiva. In tutta la sua ilarità forse non c'è band più tremendamente seria dei Fucking Champs. Il lavoro viene corredato, come tutti gli altri, da tutte le note tecniche possibili e immaginabili sulla sua registrazione, dal plettro usato dai chitarristi (preferiti i Clayton da 1 mm o l'oversized da 1.52mm) fino al nastro usato durante la registrazione e il mix (Ampex 499 e 3M 996). "Il sequencing è stato eseguito con nastro adesivo e una lametta..." The Fucking Champs sono hard rock come alibi per quegli snob intellettuali che non si farebbero beccare neanche morti ad ascoltare l'hard rock. "Isn't it ironic?" direbbe Alanis - quello che state ascoltando con il sorriso sotto i baffi e del quale state godendo e proprio e semplicemente hard rock...