"È difficile parlare “in suono” del presente se non si presta orecchio al passato e questo bellissimo disco sembra ritrovato e ringiovanito – pur conservando intera la tempra contemporanea dell'indie - tra gli “oggetti smarriti” del tempo, che simbolicamente si apre e chiude a cerchio nutrendo la fame di cose buone da sentire e da avere in memoria dalla prima all'ultima traccia; la scartavetrata rutilante di chitarra e il ritmo convulsivo che scatena Children's panic ci riporta alla traccia d'apertura Never, a quei sentori di miasmi profumati garage da cui tutto l'ascolto di One Nigth Stand è partito e questo è il sintomo audace e prezioso di una scatola sonora da replicare all'infinito, tanto da risultare insopportabile il micro-silenzio tra traccia e traccia" www.myspace.com/thegranniesband