The Heart & the Void è il progetto solista indie-folk del cagliaritano Enrico Spanu. Una musica che vuole ripartire da un approccio minimale, fragile ma al contempo complesso dove voce e chitarra sono gli elementi essenziali delle composizioni accompagnate da liriche che affrontano contrasti e contraddizioni della vita – come il nome stesso vuole suggerire: il cuore/the heart come simbolo delle emozioni, dell'amore, della speranza e il vuoto/the void a rappresentare l'oscurità, la mancanza di punti di riferimento e radici. La sua musica benchè così minimale è diretta e a volte quasi violenta, un flusso di parole e musica che mantiene la tensione alta grazie anche ad un fingerpicking sia dolce e malinconico che veloce e potente.A House by the Sea è la terza ed ultima parte di una trilogia di video curata dal videomaker Daniele de Muro e costruita sulle musiche di The Loneliest of Wars, primo album di The Heart and the Void. Nel brano, la separazione tra due innamorati è metafora di un addio inevitabile è ancora più profondo, verso la propria casa e la propria terra, attraverso la guerra interiore e solitaria dei protagonisti, che richiama il titolo del disco di Enrico Spanu.
Il video fonde le atmosfere dei precedenti di questa “trilogia”: le visioni oniriche di An Island Might Not be the End e il racconto più solare di Me and Ethan, creando una storia d’amore frammentata nel tempo. In essa il presente e il passato sono racchiusi in un mosaico di immagini dove la lotta interiore delle protagoniste si manifesta attraverso danze, sguardi e piccoli gesti delle mani, alla ricerca di un legame spirituale che vola al di là delle barriere, libero e puro.
Il video è stato selezionato e verrà proiettato in diversi festival cinematografici internazionali e ha vinto, nella sezione videoclip, al Berlin Flash Film Festival e al Calcutta International Cult Film Festival.