Lars Finberg è uno di quelli che piacciono alle scuderie In The Red, perché in effetti sposta le lancette sul rosso; a lui garbano il punk e il garage non convenzionale, come ha dimostrato negli XYZ Generation. Poteva la ITR lasciarsi scappare la sua nuova avventura intelligente? Deuteronomy è una battuta di caccia alle adolescenze cresciutelle e simpatizzanti con il rumore, sia esso riffone peso o gioco scanzonato. I The Intelligence vi scorrazzano dentro con molto garbo e veemenza insieme, a cavallo e con l’ascia; vi si procacciano un cinghiale post-punk, utilizzando una tecnica mimetica per la cattura – cioè prendendo, per catturarlo, il suo passo cadenzato e fiero, quasi strafottente (Secret Signals); ne fanno una mortadella appesa tra Jesus Lizard e Fugazi. Dei secondi c’è il piglio, ma quello che animava l’EP d’esordio Fugazi; dai primi si desume il canto soprattutto, che discende da Pistols/Adverts e dal primo punk inglese, come del resto ha fatto lo stesso David Yow; il tutto un pochino più newyorkese. Colpiscono in questo marasma i motivi orecchiabili (Our Solar System), pur volutamente snaturati dalla sgraziata ugola di Lars, e i toni semiseri di alcune tracce, che sembrano provenire più dalla West Coast, cioè da Deerhoof e compagnia (How To Improve Your Hearing Without Listening, ma soprattutto Tubes, con un esilarante e pleonastico “fuck!” nel mezzo). L’effetto è sempre quello; un divertito ritorno alla foga adolescenziale, ma coi mezzi (e le conoscenze) della maturità. In fin dei conti quelli della In The Red sono gente sincera, un po’ rude, forse, ma – attenzione – non senza pretese; qui queste sono rispettate. www.intheredrecords.com/pages/intelligence.html www.myspace.com/theworldisadrag