Questi 4 ragazzi hanno proprio poco a dir la verita': si stenta a credere siano bolognesi. A partire dalla straordinaria grinta 'americana' del lead vocalist Muddy George nell'iniziale dylaniana/strascicataAll the purple pussies, giu' nelle 'garagistiche' Fuckin' shootin' star, Stuck in the station, Troubles (give me a hard on), Vanishing, ballata ricca di chiaroscuri, cosi' come (my) Death party. Sembra di riascoltare in queste songs eseguite con rigore e passione, giocate sui duetti serrati dei chitarristiJuan Ventura e Ramblin' Flep, i Miracle Workers degli anni '80, quelli di albums gloriosi comeOverdose (1988), senza sapere che in fondo all'album si cela una martellante cover proprio della band di Portland, Love has no time, tratta dalla loro prima opera . Muddy George ha qui la possibilita' di sfoderare al meglio i suoi timbri vocali animaleschi, davvero molto affini a quelli dell'indimenticabile leader dei M.W. Gerry Mohr. Spruzzi dei padrini di Rochester The Chesterfield Kings e di Fuzztones in Jenny ma anche nei titoli suddetti: in Narcotic mess-a-round Muddy si spinge ancora piu' in la' ; come non ravvisare nella sua vigorosa performance le corde dell'Iggy Pop piu' maturo? Un'impeccabile Take me to the streets, giocata su un mirabile equilibrio elettro-acustico, sigilla una mezz'oretta di hard-garage senza tempo, di quello che non ti lascia riprender fiato neanche per un attimo. www.myspace.com/xxxthenarcoticsxxx