Si respira un’aria di grandeur in questo nuovo album dei The Oneira, una band progetto guidata dal chitarrista e tastierista greco Filippo Gougoumis, che per questo nuovo album, oltre al tastierista Giampaolo Begnoni, sceglie come collaboratore fidato il batterista Danilo Saccotelli, che si occupa anche di scrivere tutti i testi, di un concept pieno di estro, basato sulla storia di un ragazzo alla ricerca di un nuovo pianeta su cui vivere, ma che diventa di fatto un viaggio interiore dell’uomo e le sue relazioni con la scienza, esoterismo e l’anima. Le dieci canzoni di Hyperconscious” (pubblicato, come il debutto, dalla francese Musea), sono supportate da una grande tecnica individuale e da una capacità di scrittura che oggi ha pochi eguali al mondo, nel genere proposto, un prog metal arioso, ricco di sfumature melodiche e di passaggi pomposi in un intrecciarsi tra Dream Theater, Rush e Kansas. “Closer”, cantata dal produttore e collaboratore Oliver Phillips (dei tedeschi Everon) è un brano articolato, supportato da un coro formidabile, solare e frizzante, e mai banale “Summerlight”, coinvolgente la strumentale “Esoteriko”, capolavoro assoluto “Face The Darkness” che ha incastri che altri avrebbero sfruttato in tre canzoni, prima della magnificenza della conclusiva “Ocean Of Rebirth”, ascoltiamo “In My Mind” deliziata dai cori dell’ospite Charlotte Wessels (degli olandesi Delain). Dopo gli applausi ricevuti con l’esordio “Natural Prestige” del 2001, i The Oneira si apprestano ad essere sommersi da un’autentica ovazione. Disco stupendo. www.theoneira.com