GENERE: indie-rock, brit-rock. PROTAGONISTI: Joel Stoker (voce, chitarra), Luke Crowther (chitarra), Robert Pyne (basso), Grant Marsh (batteria). SEGNI PARTICOLARI: 'The Great Escape' è il secondo album in studio dei Rilfes, giovane band londinese che ebbe discreti consensi grazie ad un ottimo debutto quale 'No Love Lost'. INGREDIENTI: le influenze del disco sono ben chiare, 'Science Is Violence' parte in quarta sotto la scia musicale dei migliori lavori indie-rock del 2008, elevandosi grazie alla sua miscela strumentale compatta che gioca fra cori monastici e ingressi di chitarre indie in piena regola, come del resto nell’eccellente title-track. Passaggio obbligato anche in casa Smiths con 'Fool To Sorrow', che prosegue con il suo andare rockeggiante ma intriso di un’atmosfera cupa e melanconica, elementi costanti nei testi che parlano di psiche, in un mondo in cui paura ed incertezza regnano in ogni angolo (come in 'Toerag'). DENSITA' DI QUALITA': buon disco, ogni pezzo è una potenziale hit grazie alla sua elasticità e alle melodie ben riuscite che i quattro londinesi propongono. Abituati spesso a sentire altri secondi lavori in cerca di conferma del tutto freddi e anonimi, a confronto 'The Great Escape', bisogna dirlo, sembra suonato con il cuore. L’impressione evocata sia da alcuni testi che dall’atmosfera del disco e quella di isolamento, chiaro in 'Out In The Past' ma anche di rinascita nella solare 'Romeo And Juliet'. Tutto ciò sommato si può dire che questa dei Rilfes sia una bella torta, piena di tanti ingredienti, a cui per essere perfetta manca solo la ciliegina. VELOCITA': media, tocca il suo apice in 'The General' non a caso la più ruvida del disco, e scende a picco con il finale acustico di 'For The Meantime'. www.therifles.net www.myspace.com/therifles