Questo processo si è esteso anche allo studio di registrazione, dove gli Stroppies hanno trovato uno spirito affine in John Lee dei Phaedra Studio, che ha mixato il disco in isolamento, riuscendo a sintetizzare la sensibilità pop della band con la loro propensione alla sperimentazione in studio. Inoltre, l'aggiunta del nuovo membro Zoe Monk, nota per aver suonato in una vasta gamma di band di Melbourne (Eggy, Thibault, The Opals) ha contribuito sia a sperimentare con i synth che ad un diverso modo di suonare la chitarra ritmica, che ha donato alla band un sound vicino a quello dell’indie americano dei primi ’90 e all’artpunk britannico degli Wire.