“Questo disco sarebbe da consigliare a tutti quelli che credono che il rock suonato coi sintetizzatori, le tastiere, sia tronfio e debole. Il nuovo lavoro dei Transisters, il secondo dopo “Under Control”, è infatti la dimostrazione di come l’idea e l’attitudine contino più della strumentazione. […] Venticinque minuti da ascoltare in apnea, tra synth ipnotici e chitarre rigorosamente vintage – una scelta, quella di suonare solo con strumenti “d’epoca”, che approvo in pieno – che dimostrano nei fatti quello che un curriculum ricco di collaborazioni e concerti mette per iscritto […]” www.myspace.com/thetransisters