“Tranquilli, per quanto possibile stiamo bene! Ed abbiamo tutta l’intenzione di continuare così! Proprio per questo, però, alla faccia delle sventure e delle vicissitudini occorse in questi anni, abbiamo deciso scaramanticamente di voler essere i primi al mondo a pubblicare, da vivi (trovatene altri se ci riuscite) un Album Postumo, tiè!”.Si chiama appunto “Album Postumo” l’ultimo lavoro in studio di “The Vad Vuc”, gruppo musicale che ha casa nel Canton Ticino, distribuito in Italia dalla Ird.Come chiarisce il sottotitolo si tratta di una “Breve antologia di ordinarie violenze quotidiane”: dodici tracce, cantate in italiano e lombardo, dove si affrontano temi importanti come sessismo, razzismo, bullismo, pregiudizi, omicidi, indifferenza, violenza domestica, guerra, abusi, ecc. Il tutto raccontato alla maniera inconfondibile dei The Vad Vuc, a volte in modo dissacrante e ironico, altre in modo drammatico e pungente.“Album Postumo” è stato registrato, per alcuni brani, alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani a Milano. Si avvale della prestigiosa produzione di Taketo Gohara e Davide Brambilla, e vede la collaborazione, tra gli ospiti, di Gnu Quartet, Enrico Ruggeri, Davide Van De Sfroos, Banda Osiris, e, grazie alla gentile concessione della fondazione Gaber, un “intervento” del grande Giorgio Gaber.