Come pochi di Manchester prima di loro, THE WHIP sanno come combinare afro-sinth e indie-electro per farci ballare ed assistere allo stesso tempo ad una vera The Whiffs scava potere pop. Il loro logo è basato sulla London Stiff Records, che negli anni '70 e all'inizio degli anni '80 ha pubblicato dischi di Elvis Costello, Nick Lowe e Any Trouble, e uno ascolta "She Lies", una traccia tratta dal loro nuovo EP, e si ottiene un forte sento che ci sono alcuni album di Big Star e Nerves nella loro collezione.
Il commercio di quattro pezzi di Kansas City in grandi ami e grandi cori e da quando si sono formati nell'aprile del 2016 sono diventati la band per condurre una rinascita del power pop di KC. Stanno per rilasciare un disco EP di otto canzoni sui dischi High Dive del marchio locale e prendere parte al pokey Hokey South Southwest.palco. Bruce Carter e Danny Saville suonavano insieme dai tempi di Nylon Pylon in quella che loro definivano la "Manchtronica-scene" fino al 2007 quando evolvono in nuove sonorità formando The Whip con Nathan Sudders al basso e Little Fi alla batteria ricordando tastiere palpitanti alla New Order e riff alla Happy Mondays. Proprio in questi giorni suoneranno in Inghilterra accanto a Simian Mobile Disco, per poi continuare il tour fino all'uscita a marzo del loro primo album X Marks Destination prodotto da Southern Fried Records, la stessa etichetta di Fatboy Slim. Ma già parecchi singoli hanno preannunciato un album trascinante: Divebomb (Kitsune) è stata descritta come la canzone mancata dei Daft Punk, tra minimalismo made in Kraftwerk e loop di basso ipnotici. Trash invece, uscita come edizione limitata in 500 copie, merita solo di essere ascoltata. www.thewhip.net www.myspace.com/thewhipmanchester