“Questa tensione è insopportabile, speriamo che duri” diceva Oscar Wilde. Di quest'aforisma i Silver Mt. Zion sembrano fare tesoro, a tre anni di distanza dai fasti folk di 'Horses In The Sky' sfornando un album rock, potente e distorto, sempre in costante pressione sull’ascoltatore come un difensore capace di togliere il respiro agli attaccanti avversari. Superati i dodici fischi da pochi secondi che introducono questo '13 Blues For Thirteen Moons” si scontrano quattro lunghissimi brani da pelle d’oca, la litania rumorosa e incalzante di 1000000 died to make this song - un viaggio rock tanto angoscioso quanto esaltante, un matrimonio felicissimo e prolifico tra chitarre e ritmiche furiose e l’irruenza degli archi che vanno ad aggiungersi alle sempre più precise armonie vocali, un carattere epico e tormentato che spicca ancora maggiormente nella titletrack in cui il ritmo si fa ancora più incalzante e imprevedibile. Un ascolto serrato, si viene sommersi da una tale mole di note che si rischia una estasiante asfissia, anche quando i suoni si fanno più soffusi e tranquilli come nella splendida ballata finale Blindblindblind, struggente e incredibilmente emozionante per tutti i suoi tredici minuti. I Silver Mt. Zion colpiscono ancora il bersaglio, lo centrano grazie all’album più diretto e immediato della loro discografia, cancellano totalmente i paragoni con il loro passato (Godspeed You Black Emperor compresi, che nel momento in cui scriviamo, dichiarono il loro scioglimento) con un rock viscerale eseguito e composto con perizia rara. In una parola: magnifico! www.tra-la-la-band.com www.myspace.com/asilvermtzion