“Non c’è un cazzo da ridere”, terzo album ufficiale della band napoletana TheRivati, non è concepito come una raccolta di singoli ma come concept album, un discorso musicale che si sviluppa tra tematiche forti e attuali come la cocaina, l’isis, l’immigrazione, il terremoto ma anche l’alcolismo e la depressione, insomma un lucido e cinico racconto della realtà che fa già dal titolo la sintesi di questi tempi duri, il tutto impreziosito da sonorità crude e distorte quasi a sottolineare la contestazione dei testi. Nell’aver creato un disco che fosse ascoltato per intero, come un unico racconto, c’è la scelta di creare un’opera filmica parallela, una vera e propria “mini serie” divisa in 6 episodi, una per ogni brano dell’album.