Il secondo album dei THUS LOVE è pieno di sana euforia, una combinazione di grinta e sensualità che è difficile individuare nella musica ultimamente. Ti riempie il cervello di ritornelli melodici pungenti che una volta affondati non si muovono. Si intitola, giustamente, All Pleasure ed uscirà  per Captured Tracks.
L’album nasce da un periodo di crescita e trasformazione vertiginosa per il gruppo. Quando hanno iniziato a lavorarci, il cantante/chitarrista Echo Mars e il batterista Louie Racine erano ancora scossi dal successo travolgente del loro album di debutto del 2022, Memorial, composto da una serie di brani post-punk lussureggianti ed eleganti, che hanno portato elogi da The FADER, NME e The Guardian, oltre a un salto repentino da una tranquilla città del Vermont come Brattleboro, ai palchi degli Stati Uniti e del Regno Unito. Nel frattempo, la nuova bassista Ally Juleen e il chitarrista/tastierista Shane Blank, partner musicali di lunga data, avevano sradicato le loro vite per trasferirsi nel Vermont, e unirsi a una band a cui mancava un mese per registrare il seguito di un album tanto adorato da divenire, in breve tempo, un vero e proprio cult.

“Ci stavamo unendo tutti per creare questa nuova cosa e fare un nuovo passo”, dice Mars. “Facciamo tutti musica da un po’e tutti ci siamo confrontati con aspetti estenuanti e non piacevoli”. Quando il gruppo si riunì in un fienile nel bosco che Mars aveva trasformato in uno studio di registrazione, chiamato il loro “Hobbit Hole”, mantennero in primo piano una semplice regola: “Se non è gioioso non farlo.”
Ciò che è emerso da quella semplice missione è un album straordinariamente meraviglioso, pieno di grandi melodie arcuate e tutta una serie di stravaganti colpi di scena stilistici, che sorprenderanno gli ascoltatori che conoscono il gruppo solo per la psichedelia in stile anni ’80, intrisa di ritornelli del loro primo album. “Birthday Song” dona al glam rock sgangherato un passo nuovo per la band, ma si adatta perfettamente a loro, attraverso un ritornello trascendente che sottolinea il tributo lirico del cantante Echo Mars alla gioia comune. “Get Stable” trasmuta il panico esistenziale – “Non riesco a diventare stabile / È questo quello di cui ho paura?” – in un punk pop tagliente. La title track —l’ultima canzone scritta per l’album, e la prima ad essere scritta dall’intero quartetto— costituisce la dichiarazione di intenti dell’album, con Echo e Ally che si dividono i compiti vocali, mentre rendono omaggio al potere della creazione gioiosa: “Non sono sballato ma mi sento bene”, canta Echo, “Come una droga ma non scendo”.

Mixato da Matthew Hall e Rich Costey e masterizzato da Bob Weston, All Pleasure è stato registrato il più dal vivo possibile, con un minimo di sovraincisioni, catturando la pura estasi contagiosa che nasce da un gruppo di persone che condividono lo spazio insieme, facendo un baccano divino. Oltre ad essere semplicemente un grande album, è anche un motivo convincente per abbandonare l’algoritmo, uscire dagli schemi e trovare un fienile in cui rintanarsi con alcuni amici e un mucchio di strumenti. In “House on the Hill”, Echo riassume beffardamente la sensazione di vuoto di vivere solo per i propri gusti: “Tutto per comodità / qualsiasi cosa per un grammo”, canta. “Sembra che non usciremo mai da qui”. Metti su “All Pleasure”, attingi all’energia e al messaggio che i THUS LOVEstanno diffondendo e potresti trovare una via di fuga.