Tilly And The Wall - Bottoms of Barrels …Poi succede che nella ricerca spasmodica di qualcosa di nuovo e sconvolgente da ascoltare uno si ritrovi a prendere in considerazione qualsiasi cosa venga pubblicata. Questi Tilly And The Wall mi ronzavano attorno da qualche tempo. Da quando, per la precisione, mi capitò di leggere una recensione al “Wild like children” del 2004 che non sono però mai riuscito ad ascoltare. Quando ho avuto notizie del nuovo “Bottoms of Barrels” mi ci sono buttato a capofitto ma, sarà per la grande aspettativa che avevo nei suoi confronti, non posso dire di esserne rimasto folgorato. E’ il solito bucolic-pop pieno di riferimenti di cui, personalmente, non riesco mai a sentire il bisogno. Zuccherose ballate hippy, divertenti pop-song con richiami messicani (Rainbow in the dark) accenni di punk-intellettuale stile primo Robyn Hitchcock (Urgency) ballate 70’s (Lost Girls) e, per fare il quadro completo, inevitabili richiami a Mama’s & Papa’s, Abba, Phil Spector e compagnia poppeggiante dei quali, fondamentalmente, possiamo ancora godere delle edizioni originali. Mica un brutto disco, eh? Semplicemente innocuo… Non ci sono clamorose cadute di tono ma nemmeno strabiliante ispirazione; c’è un grande entusiasmo della band ma è al servizio di un talento traballante; c’è una grande voglia di immediatezza che però fa a botte con il rigore underground. Insomma un po’ di confusione. Come a dire che ci sono delle discrete basi per sperare in un futuro dignitoso ma che, per il momento, ci sia soltanto un grande bisogno di lavorare sodo. Buon lavoro e…alla prossima! www.tillyandthewall.com www.myspace.com/officialtillyandthewall