Ma qual è il livello medio della produzione del sassofonista di Syracuse? Uno dei più alti della discografia jazzistica dell’ultimo trentennio, indiscutibilmente. Per cui il solito disco del solito Tim Berne’s Snakeoil è comunque un disco coi controfiocchi. Questo «Incidentals», secondogenito di Snakeoil allargato a quintetto con l’ingresso della chitarra (ma stesse date di «You’ve Been Watching Me», uscito due anni or sono), non fa eccezione. La chitarra, appunto: è oggi lo strumento maneggiato da Ryan Ferreira (e qui, in segmenti del primo e terzo brano, da David Torn), la voce più prossima al sax alto di Berne (come sempre autore di tutti i temi, nella fattispecie cinque, svarianti dai sette ai ventisei minuti), laddove i clarinetti di Noriega ne incarnano l’ideale alter ego, generalmente entrando in gioco allorché il contralto ne esce.