Terminato poco prima della scomparsa di Tom Relleen, Intimate Immensity è l’ultima fatica discografia del duo formato dal compianto musicista (basso, synth ed elettronica) e dalla batterista e percussionista Valentina Magaletti. Un album che segna il un punto di arrivo definitivo del loro studio, raccogliendo i frutti di una lunga ricerca teorica e ancora di più di pratica empirica accumulata in anni di tour. Come riportato dalla nota stampa, tra le ispirazioni del progetto figurano i pionieristici studi elettronici minimalisti di Laurie Spiegel e Pauline Anna Strom, nonché l’avant-dance di Muslimgauze e Ossia, elementi che in realtà delimitano un semplice perimetro esplicativo di un discorso molto personale, che aggiorna i vari concetti di post ed avant rock, a cui andrebbero idealmente aggiunti un certo sapore new age dei compositori giapponesi degli anni ’80 e le distensioni meno rassicuranti di Rod Model.