TONY CONRAD WITH FAUST / Outside The Dream Syndicate Alive (Table Of The Elements/Wide) Parlare di ‘Outside The Dream Syndicate’ equivale a parlare di un pezzo (unico) di storia della musica moderna, anche se sono trascorsi oltre trent’anni dalla sua realizzazione. Già solo per il fatto che si tratta di un disco concepito da Tony Conrad (uno dei massimi esponenti del minimalismo) e dai Faust (uno dei gruppi più rilevanti, punto). Tony Conrad e i Faust, nella loro esistenza, si sono incrociati tre volte; la prima nel 1972, allorquando Conrad, durante un viaggio in Germania, fece visita alla comune dove viveva la band teutonica e ne fuoriuscì con un lavoro seminale. E successivamente, a metà anni ‘90, per due concerti; il secondo dei quali, presso la Queen Elizabeth Hall di Londra il 17 febbraio 2005, è stato riportato alla luce dalla Table Of The Elements (che già aveva ristampato l’opera originaria) sotto forma di ‘Outside The Dream Syndicate Alive’. Per il live la line up era composta da Tony Conrad, Jim O’Rourke, Jean-Hervé Peron e Werner “Zappi” Diermaier. L’album si divide in due pezzi (da 50’ e 10’ rispettivamente) ed esplicita oltre ogni superflua parola il senso di ripetizione sequenziale applicata alle note musicali. Inizia il violino e dopo un quarto d’ora parte il martellamento ritmico meccanico della coppia Faust. A quel punto non c’è più scampo, non si ha fisicamente la forza per uscire dal vortice sonoro ed emozionale costruito dai quattro, che ti sottopongono a una sezione di noise drone rock ascendente come poche altre volte vi sarà capitato di ascoltare e (guardando a quando venne edificato per la prima volta) in clamoroso anticipo su tutto e tutti. Vi assicuro che terminati quei 50’ nulla, per voi che ancora vivete nell’ignoranza di un siffatto capolavoro, sarà come prima. E l’altro brano, seppur più breve, meno tellurico e maggiormente orientato al rock dissonante, non è certo da meno. L’assoluto!