Chi li ascoltava erano i ragazzi che poi avrebbero dato vita a gruppi come i Soundgarden, i Metallica, i Guns ?n Roses, o insospettabili come Henry Rollins. Vari cantani si sono alternati al microfono dei Sabbath durante gli anni. Il primo, Ozzy Osbourne, ancora oggi marchio di fabbrica per quanto riguarda la vocalità del gruppo (fondamentali i primi cinque album). Secondo per importanza Ronnie James Dio, entrato e uscito dalla formazione spesso per questioni personali con Iommi (Dehumanizer, con Dio alla voce, anche se lontano dai fasti degli esordi, riesce ad evocare demoni anche nell?era delal tecnologia). Poi il melodico Tony Martin, con cui il gruppo registra il buon Headless Cross, e anche brevi comparse di Ian Gillan (storica voce dei Deep Purple) e la calda ugola di Glenn Hughes. Nel 1998 la band pubblica Reunion, un best dal vivo con Osbourne alla voce. www.tonymartin.net/